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  • Daniele Bergantin

I Foscarini e il castello di Loreo

La torre dell’orologio lungo il canale Naviglio di Loreo è stata costruita nel 1657 ma vi è inserita una iscrizione con lo stemma della famiglia patrizia veneziana dei Foscarini che riporta la data di posa del 1553. Da qui inizia la ricerca della presenza dei Foscarini a Loreo e della collocazione originaria dello stemma con l’iscrizione POSUERE MDLIII, che porterà ad una parziale soluzione e ad alcune ipotesi.








Loreo è la cittadina del delta del Po che maggiormente ricorda la presenza della Serenissima Repubblica di Venezia, la possiamo riconoscere nella sua struttura urbanistica: nei portici lungo il canale Naviglio, nel fondaco, nel duomo del Longhena, nella torre dell’orologio, nel Municipio, nelle ex carceri veneziane ora biblioteca comunale. Fino ai primi del Novecento vi era anche un importante scalo fluviale di merci.

Loreo può vantare anche la presenza di importanti famiglie veneziane. La prima ad essere ricordata è la nobile famiglia Loredan, che ha contribuito alla creazione ed espansione della borgata Loredo tra l’816 e il 1015. La presenza dei Loredan (allora denominati Mainardi) a Loreo è tuttavia limitata all’imposto confinamento di 200 anni da Venezia, poi avverrà la definitiva emigrazione a Venezia. I Loredan risultano presenti al Maggior Consiglio già con la “Serrata” del 1297 e vi rimarranno ininterrottamente fino alla fine della Repubblica nel 1797, contribuendo con ben tre dogi, tra cui va ricordato Leonardo Loredan.

Con il presente contributo si porta l’attenzione su una seconda famiglia patrizia veneziana a Loreo, i Foscarini che lasciarono una importante testimonianza nel XVI secolo.


La torre dell'orologio e il castello di Loreo

Nella metà inferiore del lato settentrionale della torre dell’orologio, sotto la cornice, nella lesena centrale è inserita una elegante lastra calcarea che riporta inciso “RISTAURATA 1888” a tutto campo e nella parte inferiore il numero a caratteri romani MDLVII. La lesena termina circa a metà con una taglio troncato e un gancio centrale; in continuità al disotto troviamo un altro inserimento in pietra d’Istria contenuto in una base quadrata sottile, che rappresenta un doppio stemma collegato nella parte centrale da una croce con un asse orizzontale. A destra vi è lo stemma della famiglia Foscarini con 7 losanghe poste su una diagonale, a sinistra lo stemma del castello di Loreo con le tre torri e la porta di accesso in posizione centrale, sotto alla torre centrale più alta. Nella parte inferiore si individua una serie di tre righe obliterate nel passato e sotto è incisa una scritta con data: POSUERE MDLIII (1553). Nella facciata opposta, circa a metà della lesena centrale posta sotto la cornice del lato sud si trova inserita un’altra lastra calcarea rettangolare, che in modo semplice testimonia l’ultimo intervento, riportando inciso: RESTAURATO MAGGIO 1965.

Con l’ausilio di foto d’epoca datate ai primi del Novecento, si ha modo di vedere che il doppio stemma si trovava inserito nel muro settentrionale della terrazza adiacente alla torre. Le foto dell’alluvione del 1951 mostrano una nuova conformazione edilizia che vede la creazione di una scalinata esterna a doppia rampa per accedere al piano della terrazza dove avrà sede l’Ufficio Postale. Con questo intervento avviene anche la demolizione del muro della terrazza e lo spostamento del doppio stemma sulla retrostante facciata della torre. Il restauro del 1965 è limitato alla torre e si tratta di un intervento di risanamento e tinteggiatura.

La data di edificazione della torre dell’orologio risale al 1657, come indicato nel primo intervento di restauro per cui il doppio stemma nel 1553 aveva trovato originariamente collocazione in un altro edificio; solo in seguito è stato posto dapprima nel muro della terrazza della torre e infine nel corpo della torre dell’orologio.

La possibile provenienza del doppio stemma si può ricondurre a due diverse tipologie di edifici del Cinquecento: la stele in pietra d’Istria era stata posta in un fabbricato pubblico, oppure in una residenza privata dei Foscarini. La prima ipotesi ci porta a considerare il castello, edificato nel 1094 e più volte fortificato, oppure il municipio ricostruito nella prima metà del 1500.

Per quanto riguarda il castello, la fortificazione loredana risulta essere una creazione voluta dal doge Vitale Falier nel 1094 e risulta associata al Privilegium Laureti. La costruzione militare venne rifortificata nel 1336 in occasione della guerra contro Mastino della Scala, per la questione delle saline di Chioggia. Nel 1510 il castello è stato assaltato e bruciato e la borgata abbandonata per circa due anni. Con la pace di Noyon del 1516, tutto il Polesine divenne territorio veneziano e Loreo perse la sua strategica importanza militare avuta per secoli come baluardo meridionale del Dogado.

La demolizione del castello è documentata prima del 1621 da A.C.I., Cattasticum, Informazione circa le muraglie del Castello di Loreo, 6 giugno 1622, c. 34: nunzio Bonandino Bonandini:“L’anno prima erano state cedute le muraglie del Castello di Loreo” (alla confluenza dei canali Pilastro-Belfantin-Loreo, ora piazza Castello-Calle Moja). Il Senato al podestà: “Ci viene fatta istanza dal N. H. Marco Giustiniano di voler tuor ad affitto certe muraglie vecchie, cioè vestigia di una Torre antica posta in capo il Canal di quella Terra, non atte al presente a servir a cosa alcuna…”. Come riportato si tratta di “muraglie vecchie”, pertanto la demolizione è antecedente al 1621.

Per il periodo 1094 – 1500 non si hanno rappresentazioni o descrizioni della fortezza loredana. La forma del castello cinquecentesco è riconoscibile nella carta di Niccolò Dal Cortivo del 1564, dove di vedono due torri laterali e un grande torrione centrale. Nella carta del 1587 (A.S.V., S.E.A. Po 7), pur riconoscendo la sagoma del castello con le mura perimetrali, non si visualizzano particolari interessanti. La carta di Ottavio Fabbri del 1599 non fornisce indicazioni utili alla definizione neppure della sagoma, mentre nella mappa del 26 giugno 1600 (A.S.V. Ms Mappe 106) si distingue nella posizione del castello un fabbricato con rialzo centrale. Una carta datata 1618 Beni inculti Po Po Mazzo riporta una figura circa quadrata, ma non si riconoscono mura e torri.

Il secondo edificio pubblico da considerare è il Municipio. Al riguardo sappiamo che dopo la totale distruzione del 1510 e il conseguente abbandono della borgata per due anni, il ritorno dei profughi venne incoraggiato da Venezia, che provvide a spese proprie alla ricostruzione degli edifici di pubblica utilità: due edifici comunali, due logge pubbliche e la cancelleria. Uno dei due edifici pubblici potrebbe essere “il palazzo per li Rettori” (l’attuale Municipio) la cui presenza risulta documentata dalla prima metà del 1500 e così descritto: “…con una scala de piera viva ed una loggetta de sopra desco verta e con una spesa di oltre 1200 ducati, esclusi legnami ed altre robbe”. Il municipio è rappresentato nelle citate mappe del 1564, 1599 e 1600.

Considerando lo stato diroccato del castello e la sua perdita di funzione militare strategica dopo il 1516, è da ritenere poco probabile che il doppio stemma Loreo - Foscarini sia stato “posato” in tale manufatto nel 1553 e poi, dopo la demolizione del castello trasferito sulla torre oltre 100 anni dopo. Tra la data della demolizione del castello (circa 1520) e la costruzione della torre dell’orologio passano 37 anni, che pongono un ulteriore dubbio a proposito del luogo di deposito temporaneo della stele calcarea.

Lo stemma potrebbe essere stato inserito nel palazzo dei Rettori nel 1553 ed in seguito rimosso per la definitiva posa nel 1657 nella torre dell’orologio. Per quanto concerne il motivo del trasferimento, è probabile che sia dovuto al contenuto inciso nelle tre righe sulla parte bassa dello stemma, ma essendo state volutamente obliterate, non ci consentono alcuna ricostruzione di quanto riportato. La cancellazione dell’iscrizione potrebbe tuttavia derivare da una delibera del Senato veneziano che non consentiva frasi che si riferissero a celebrazione personale esposte in palazzi pubblici.

Per ultimo, è possibile anche che il doppio stemma trovasse posto su un palazzo di proprietà dei Foscarini nel territorio loredano, che però non risulta in alcun censimento.


Redecima 1582

Dopo aver verificato che nessun Foscarini fu podestà a Loreo dal 1541 al 1565, la via indicatami dal prof. Giuseppe Gullino dell’Istituto Veneto di Sc. Lett. e Arti di Venezia, per trovare un legame tra i Foscarini e Loreo è stata di cercare possibili proprietà della nobile famiglia veneziana a Loreo nel 1553. La ricerca si è basata sulla consultazione di ASV 445 Dieci Savi alle decime in Rialto, Redecima 1582, dove sono dichiarati i beni di proprietà nelle varie località e le loro rendite nell’anno 1582. La consultazione dell’elenco Redecima presso l’Archivio di Stato di Venezia ha avuto come risultato la individuazione di 37 Foscarini contenuti in 13 buste. L’apertura di queste e la lettura dei manoscritti ha portato a trovare nella busta 160 alla notifica 760 una Laura Foscarini qd Ettore con il seguente testo:

“De più sotto Cavarzere et Loreo, una quarta parte di valle chiamata chanal dose et chanegra della qual quando passa ………….. affitto bartolomio terraro e fratelli”.

Dato che nel 1582 Laura Foscarini denuncia possedimenti a Loreo e Cavarzere, si può ipotizzare che nel 1553, l’anno del POSUERE inciso nel doppio stemma, il Foscarini ad avere beni a Loreo poteva essere il padre Ettore, in quanto dopo la sua morte avvenuta prima del 1565, la figlia Laura eredita 1/4 della valle Canal Dose e Ca’ Negra.


I Foscarini

Famiglia patrizia veneta originaria di Altino, giunti in Laguna nell'867 si sarebbero chiamati Cobeschini, mutando il cognome in occasione della loro entrata nel Maggior Consiglio nel 1297 con la “Serrata”. Dai Foscarini "di San Polo" si originarono nel Quattrocento i Foscarini ai Carmini e quelli di San Stae. Il ramo ai Carmini, più ricco e importante finì per estinguersi nel 1745 con Pietro procuratore. Tra i membri più illustri spiccano Ludovico (1409 - 1480), politico e letterato, Giacomo (1523 - 1603) capitano da mar, diplomatico e militare e Marco doge dal 1762 al 1763.

L’arma dei Foscarini consiste in uno scudo colore oro con banda di losanghe colore azzurro. Nell’araldica l’oro rappresenta l’onore, la virtù, il merito, ma è anche simbolo di ricchezza, comando, potenza; l’azzurro sta ad indicare la gloria, la virtù, la fermezza incorruttibile.

Ettore Foscarini

Con la ricerca attuale non siamo giunti a conoscere la paternità di Ettore e neppure a quale ramo dei Foscarini apparteneva, in quanto il nome di Ettore Foscarini non risulta nell’albero genealogico proposto né da M. Barbaro e neppure in quello del Cappellari in Campidoglio veneto. Abbiamo comunque avuto modo di verificare che Ettore Foscarini ha avuto tre figli: Laura, Foscarina e Leonardo. Per quanto riguarda Laura e Foscarina, viene riportato che sono “figlie naturali”, stando ad indicare una origine irregolare o fuori dal matrimonio oppure tra genitori non sposati. Ettore Foscarini non risulta avere contratto matrimonio con una nobildonna veneziana. Considerando le date del matrimonio delle figlie Laura e Foscarina, Ettore approssimativamente potrebbe essere nato intorno al 1520 e quindi nel 1553 aveva un’età di circa 30 anni, compatibile con una presenza attiva a Loreo.

Laura Foscarini

I dati che riguardano Laura Foscarini sono contenuti in: Matrimoni patrizi per nome di donna (ASV 86 ter/1, tratto dai registri Matrimoni, Avogaria di Comun), dove risulta che Laura Foscarini fu Ettore sposa nel 1567 Briani Lodovico fu Donato (Alvise) ubicazione Nascite V p. 41 e in Redecima 1582 dove risulta avere beni a Loreo e Cavarzere. Nel Campidoglio veneto vediamo Laura Foscarini come terza moglie di Briani Lodovico, con scritto ” figlia naturale di ……….. Foscarini”. L’assenza del nome la possiamo interpretare in due modi: o l’autore non conosceva la paternità oppure non andava scritto perché si trattava di un Foscarini figlio illegittimo.

Foscarina Foscarini

Sappiamo che Foscarina Foscarini fu Ettore sposa Briani Raffaele fu Giò Batta (cugino di Briani Lodovico) in data 12.02.1565 dalla consultazione di “Matrimoni patrizi per nome di donna” (ASV 86 ter/1, ubicazione Reg. I p. 38). Come per Laura, anche per Foscarina ritroviamo in Campidoglio veneto la frase: sposa una “figlia naturale di ….. Foscarini”, in cui manca il nome del padre.

Leonardo Foscarini

Troviamo Leonardo “Lunardo qd Ettor” in Redecima 1582 busta 170 notifica 591, dove risulta avere proprietà a Bovolenta e Arzercavalli.


I Briani

In considerazione del legame tra Foscarini e Briani, la ricerca è stata indirizzata anche alla famiglia patrizia Briani. Il capostipite è Angelo Briani, nobile di Bergamo esplulso dalla città si trasferì a Venezia prima del 1161. Con la serrata del 1297 i fratelli Andrea, Biaggio e Marco entrano nel Maggior Consiglio. Nell’elenco delle “Famiglie venete con le loro armi”, i Briani furono creati gentiluomini nel 1294.

Lodovico Briani

Lodovico Briani ebbe tre mogli: sposa la figlia Maria di Giorgio Guoro nel 1549, il secondo matrimonio è con la figlia Zen Maria di Pietro nel 1557, infine nel 1567 sposa la figlia Laura di Ettore Foscarini. Con le tre mogli ebbe 4 figli: Stefano dalla prima (Maria Guoro) nato 1549; Girolamo nel 1559 e Pietro nato 1560 dalla seconda (Maria Zen); Donato nato nel 1567 dalla terza (Laura Foscarini). In questo periodo il legame tra Foscarini e Briani si rafforza con ben due matrimoni che riguardano le sorelle Foscarini e due cugini Briani.

Redecima 1582

Sono state individuate 7 buste che riguardano i Briani e risultate valide due: la n. 170 e 171. In queste buste vi sono 2 notifiche relative ai 3 figli di Briani Lodovico avuti dalle prime due mogli.

Busta 170, notifica 628: Briani Ierolemo e Pietro qd Lodovico “ Ci troviamo aver sotto Cavarzere e Loreo una quarta parte de una quarta parte de due valli le quali sono chiamate Canal Dose e Cha negra ……….”

Busta 171, notifica 862: Briani Stefano qd Lodovico “….sotto Cavarzere e Loreo una quarta parte de una quarta parte …. valle le qual sono chiamate canal Dose e Cha negra….”

Confrontando le date, Laura Foscarini rimane vedova prima del 1582 in quanto in quanto i figli Ierolemo, Pietro e Stefano nel 1582 denunciano la proprietà di beni in Loreo e Cavarzere: Canal Dose e Cha Negra. La stessa proprietà che possiede anche la madre Laura Foscarini, lasciata in eredità dal padre Ettore.

Nel 1582 le valli Canal Dose e Ca’ Negra tra Cavarzere e Loreo sono di proprietà Briani e Foscarini: 1/4 = Foscarini Laura; 1/4 = Briani Girolamo; 1/4 = Briani Pietro; 1/4 = Briani Stefano.

La località Cà Negra si trova tra Loreo e Cavarzere, lungo lo scolo Tartaro.

Il toponimo “Valle Dose” è riportato sia nella carta di Marchetti - Milanovich “Topografia del Polesine di Rovigo” del 1786, sia nella Kriegskarte di Von Zach del 1798 - 1805. La valle risulta nella parte occidentale del territorio comunale di Loreo, tra il canale di Retinella ad est, il canale dell’Osellin ad ovest e l’ex Canalbianco poi naviglio Adigetto a sud.

La valle di Cà Negra interessava Cavarzere e Loreo e confinava a meridione con la valle Dose. Era delimitata a nord dal canale Tartaro ora scolo Botta, ad est dal canale di Loreo e ad ovest dal canale di Cà Negra.

Nella carta del 1786 leggiamo in corrispondenza di Cà Briani tra la destra Adige – il canale di Loreo e lo scolo Tartaro (comune di Cavarzere): Nob. Sig.ra Beriani – presa di San Michele. Confrontando la carta militare austriaca (1814) con scritto Cà Briani e la carta di Von Zach del 1805 che riporta Cà Beriani, abbiamo la conferma che Beriani e Briani corrispondono.

Altri legami tra le famiglie Briani – Foscarini e Cavarzere sono documentati da Baldi: Antonio Briani fratello di Lodovico lo troviamo come podestà a Cavarzere nel 1559. Nel 1797 Foscarini Giacomo e fratelli possiedono 1.940 campi, Briani Marioni Santa: campi 1.360.


Altri Foscarini

La prima volta che appare il nome Foscarini associato a Loreo risale al 1094, in occasione della sottoscrizione del Privilegium Laureti il 4 ottobre del 1094 a Rialto con i rappresentanti della comunità di Loreo. Tra i 60 firmatari, oltre al doge, al patriarca di Grado, vescovi, giudici, tra i nobili e popolari appare anche un Foscarini.

L’approvazione del progetto per il Taglio di Porto Viro da parte del Senato veneziano vede Giacomo Foscarini (tra i Savi del Consiglio) e A. Foscarini (tra i Savi agli Ordini) presenti alla votazione del 17 dicembre 1598. Ritroviamo Giacomo Foscarini procuratore il 27 novembre 1599 a discutere con Alvise Zorzi che sarà il provveditore al taglio e il 14 maggio 1600 viene eletto procuratore dal Senato per trattative con la Santa Sede, che riguardavano la Convezione di Papozze. Nel marzo 1629 troviamo Luigi Foscarini tra i sette aggiunti al Magistrato alle Acque, con due savi, tre esecutori ed un ingegnere, che si recano nel delta del Po per approfondire il problema dell’intestatura del Po delle Fornaci e le sue ripercussioni sulla navigazione di Lombardia.

Nel 1626 il Senato veneziano affidò l’incarico di inquisitore ad Alvise Foscarini podestà di Chioggia, per una inchiesta sul governo locale di Loreo, accusato di abusi scandalosi perpretati ai danni della Comunità.

La presenza Foscarini nel Polesine è testimoniata nell’elenco “Podestà e provveditori generali del Polesine”. Sono Capitani a Rovigo nel 1427: Antonio Foscarini; 1433: Antonio Foscarini; 1530: Antonio Foscarini; 1560 e 1562: Giacomo Foscarini; 1574: Reniero Foscarini; 1629: Nicolò Foscarini. Nella vicina Chioggia sono nominati Podestà: nel 1509 Vittore Foscarini, nel 1605 Antonio Foscarini, nel 1626 Alvise Foscarini, nel 1651 Jacopo Foscarini, nel 1697 Giovanni Foscarini.

A Loreo i podestà Foscarini sono stati: Marc’Antonio 1719, Giacomo 1724/1725 e Gerolamo 1762.


Considerazioni finali

Il doppio stemma con il Castello di Loreo a l’arma della famiglia Foscarini testimonia per certa la presenza dei Foscarini a Loreo nel 1553, che porterebbe a presupporre l’esistenza di un importante legame. Le ricerche hanno escluso la presenza di un podestà Foscarini in quel periodo, ma hanno consentito di attribuire ad Ettore Foscarini la proprietà di due valli nella parte occidentale di Loreo, lasciate poi in eredità alla figlia Laura. Le conoscenze riferibili a Ettore Foscarini sono limitate e non consentono per ora ulteriori attribuzioni sul ruolo di rappresentanza a Loreo nel corso del 1500. La risposta completa sull’abbinamento Castello di Loreo – Foscarini nel 1553 era probabilmente contenuta nelle tre righe incise sotto gli stemmi, ma volutamente obliterate.





La torre ai primi del Novecento








Stemma Foscarini a Loreo Stemma Foscarini a Venezia





Il castello di Loreo



POSUERE MD LIII



Il doppio stemma Castello di Loreo - Foscarini




Data di costruzione della torre e del primo restauro





Bibliografia


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Archivio di Stato di Venezia, Fondo 10 o 445 : Dieci Savi alle decime in Rialto Redecima 1582

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Barbaro Marco (1511 – 1570) “Origine e discendenza delle famiglie patrizie veneziane” 4 volumi, biblioteca Correr - Venezia

Barbaro Marco “Genealogie delle famiglie patrizie venete”, ms. dell’A.S.V. vol. IV c. 313

Bassan Piergiorgio “Il dominio veneto nel bassopolesine” vol. I e vol. II, ed. Il Gerione, Abano Terme, 1974. “ I flagellanti della Santissima Trinità”, ed. Il Gerione, Abano Terme, 1976.

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Filiasi Jacopo “Dell’origine e provenienza in Venezia dei cittadini originari”,Venezia, 1817

Filiasi Jacopo “Memorie storiche de’ Veneti primi e secondi” , Padova, 1811

Mancin Claudio “Delitti e pene nel delta del Po nei secoli XVII e XVIII”, Minelliana,1996, Rovigo.

Tettoni L. e F. Saladini “Teatro araldico illustrato”, Lodi, 1841


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